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Cosa sapere sul Bonus latte artificiale 2023

lentepubblica.it • 13 Ottobre 2023

Bonus latte materno 2023Si potrà richiedere il Bonus latte artificiale anche nel 2023: ecco di cosa si tratta, quali sono i requisiti e come fare domanda.


È stato confermato, anche per quest’anno, il Bonus latte artificiale.

Si tratta di un contributo introdotto, per la prima volta nella Legge di Bilancio 2020, per aiutare le madri che, a causa di motivi di salute, non possono allattare e che hanno bisogno di alternative al latte materno.

Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Bonus latte materno 2023: di cosa si tratta

Il Bonus latte materno consiste in un contributo di massimo 400 euro, erogato fino al sesto mese del neonato.

Il contributo può variare a seconda del numero di richieste complessive che arrivano alla regione o alla provincia autonoma.
Le domande, infatti, sono gestite su base regionale e non nazionale.

Inoltre, il contributo non può essere cumulabile con altre agevolazioni per l’acquisto di latte.

Bonus latte materno 2023: quali sono i requisiti richiesti

Come specificato, al Bonus possono accedere le mamme affette da una serie di patologie, sia temporanee che permanenti.

Tra le patologie permanenti, troviamo:

  • Infezioni da HTLV (1 e 2);
  • Sindrome di Sheehan;
  • Alattogenesi ereditaria;
  • Ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria;
  • L’essersi sottoposte a mastectomia bilaterale.

Inoltre, il Bonus può essere erogato anche ai nuclei famigliari dove la madre è morta subito dopo aver partorito il bambino.

Tra le patologie temporanee, invece, troviamo:

  • Infezione da HCV con lesione sanguinante del capezzolo;
  • Infezione HSV con lesione erpetica sul seno o capezzolo;
  • Lesione luetica del seno;
  • Infezione ricorrente da streptococco di gruppo B;
  • Tubercolosi bacillifera non trattata;
  • Mastite tubercolare.

Danno diritto al bonus anche l’infezione da virus varicella zooster, l’esecuzione di scintigrafia, l’assunzione di farmaci che controindicano in maniera assoluta l’allattamento, l’assunzione di droghe (ad eccezione del metadone) e la condizione di alcolismo.

Per quanto riguarda le patologie temporanee, saranno effettuate verifiche con cadenza mensile.
Le patologie devono essere certificate da specialisti del Servizio Sanitario Nazionale (medico di base o neonatologo), i quali devono firmare un certificato medico.

Un altro requisito importante da rispettare, per poter usufruire del Bonus, è l’avere un Isee inferiore ai 30mila euro annui.

Bonus latte materno 2023: come fare domanda

Come già anticipato, sono le Regioni ad erogare il contributo e avranno il compito di controllare che la richiedente soddisfi tutti i requisiti previsti dalla legge.
La domanda va inoltrata alla Asl del territorio dove vive la madre, seguendo le indicazioni presenti sul sito di ciascun ufficio competente.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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